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Paura in pedana a Roma

Giavellotto su un lunghista

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  1. _-_Tenebra_-_
     
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    Grande paura al Golden Gala di Roma, dove il lunghista francese Salim Sdiril è stato colpito da un giavellotto lanciato dal finlandese Tero Pitkamaki, campione mondiale. L'atleta - sembrava cosciente - è stato caricato su un'ambulanza e trasportato immediatamente all'ospedale. La gara del lungo, per la cronaca, è stata vinta dal nostro Andrew Howe (8.12 al quinto e ultimo tentativo), tra i primi a prestare soccorso al compagno di pedana. "E stato uno choc - commentava poi Andrew Howe - ho ancora le mani sporche di sangue gli ho tolto la punta del giavellotto dal fianco. Stavo camminando verso di lui e il giavellotto avrebbe potuto colpirmi". Nonostante la crudezza della descrizione, l'atleta francese "quando lo hanno portato via mi ha salutato dicendo 'Non ti preoccupare, Andrew, sto bene'". Giuseppe Fischetto, medico Fidal, è stato uno dei primi a soccorrere il saltatore francese: "Sdiri ha una ferita al costato destro di 4 cm - ha detto -. La punta del giavellotto è parzialmente penetrata nel fianco. L'atleta è stato trasportato al Policlinico Gemelli. Si tratta ora di verificare se l'attrezzo ha lesionato la pleura o si è fermato alla fasce muscolari".
    PISTORIUS - In precedenza 2° in 46"90: Oscar Pistorius, al Golden Gala di Roma spinto da un applauso fortissimo, è arrivato secondo nei 400 B della serata romana, battuto da Stefano Braciola (46"72). Lentissimo alla partenza, anzi il peggiore con un tempo di reazione di 0.430 millesimi, il giovane sudafricano, alla prima sfida internazionale contro i normodotati, che corre con due protesi di carbonio al posto delle parti inferiori delle gambe, ha pagato anche le due curve, per poi uscire con grande forza nel rettilineo finale.
    L'esperimento, un portatore di handicap contro dei normodotati, si è così risolto con una parziale vittoria del ragazzo sudafricano, che è accreditato di un 46"00 manuale, pur con le molte riserve espresse tecnicamente dalla gara. Curve e partenza sono il vero limite tecnico insormontabile, ma la stoffa del velocità c'è. Il tempo di 46"90 lo pone però molto distante dai limiti per partecipazioni ai mondiali: l'appuntamento con Olimpiadi e Mondiali è distante. "È stata una emozione incredibile - ha detto circondato come una star tra microfoni e taccuini Pistorius - è il sogno di una vita che si corona. La partenza lenta? Forse ero troppo agitato, troppo teso...", si è giustificato il ragazzo sudafricano. .
     
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  2. m_93
     
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    poveretto
     
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  3. ShadowKyle
     
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    fortununa che non l'ha clpito piu in basso XD
     
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  4. m_93
     
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    haha hai ragione, il giavellotto diventava un clistere gigante diritto nel posteriore
     
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  5. DarkAngel93
     
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    eheheheheheh
     
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  6. Vladyx
     
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    Poveretto
     
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5 replies since 13/7/2007, 21:33   119 views
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